Oramai tanto tempo fa, quando decisi finalmente di arredarmi una casa, dopo essere sempre stata in piccoli appartamenti in affitto già pronti per l’uso, mi resi subito conto che parte fondamentale per me erano le pareti.
Le pareti
Dovevo vestirle, personalizzarle, renderle uniche, ma come?
Primo passo
esclusione di colorazioni particolari, spugnature, spatolature, graffiature,… con colori più o meno uniformi, a favore di un bianco candido e uniforme.
Secondo passo
esclusione di mensole, mensoline, mobili pensili, vetrine, librerie varie, le pareti dovevano rimanere libere, ariose.
Terzo passo
prendere in esame quadri, serigrafie, litografie, poster, arazzi ecc. Ma niente di interessante, o meglio di interessante che mi potessi permettere. Nella testa iniziava a formarsi l’immagine di ciò che mi sarebbe piaciuto, che poteva materializzarsi nelle mie candite pareti nude: delle tele, grandi, con tanto oro, con materiali, spruzzi, colorazioni irregolari, che trasmettessero un mondo, un concetto, il mio. Perfetto!
Presa la consapevolezza di ciò è iniziata l’avventura, acquisto di tele, colori, pennelli,recupero di carte e brandelli di stoffe, materiali, plastiche, colle e … via all’opera.
Ho scoperto la bellezza della creazione di qualcosa di tuo, che nasce da te, che ti esprime, e così sono iniziate a nascere le mie tele.
Non sono quadri, non sono un’artista, ma la bellezza del momento della realizzazione e la soddisfazione di vedere le mie tele tutti i giorni intorno a me, appese ai miei muri, ha dato un valore personale al mio spazio lo ha reso unico e speciale per me.
Dico sempre, e chi mi conosce lo sa bene, che quando avrò modo di non lavorare più, prenderò uno spazio tutto mio dove ritrovarmi con me stessa ed esprimere, attraverso la stesura di questi colori e la sperimentazione di tanti materiali che si incontrano, scontrano e fondono insieme, tutto quello che costantemente mi si delinea nella testa ma che, ahimè, per le vicissitudini di vita quotidiana, sono costretta a tenere tutto li archiviato fino al momento in cui mi potrò permettere di tirarlo fuori.
Per ora mi accontento di poter dedicare a tutto questo solo alcune sporadiche giornate che riesco a ritagliarmi, ma tutto il resto lo conservo gelosamente in me…
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